21 luglio 2012

Il Simbolismo dell' Acqua


L' Acqua è tra i cinque elementi ( Terra Acqua Fuoco Legno e Metallo)
quello più presente nella speculazione simbolica. 
E’ principio, fiume e mare, dolce e salata, nemica ed amica,
è confine e infinito, è purificatrice e implica sempre una trasformazione,
una rinascita, è terapeutica, guaritrice e portatrice di energie segrete.
 Un' energia che tende verso il basso, verso il punto di massima quiete
e concentrazione, per la ripresa e una nuova partenza.
Per la medicina tradizionale cinese, l' emozione della paura è legata
al Rene, organo custode della vitalità,
in cui risiede l' energia essenziale dell' essere umano,
nonché fonte originaria dell' Acqua.
Quest' elemento è legato al secondo chakra, relativo alla procreazione.


L' uomo inizia nel liquido amniotico la sua nuova esperienza in questa Terra e sempre l' acqua costituisce quasi la sua totalità fisiologica è di fondamentale importanza nel ciclo vitale.


Agli inizi della filosofia occidentale, Talete di Mileto (VII° sec. A.C.) individuò proprio nell’acqua il principio di tutte le cose, constatando che l' elemento liquido è presente ovunque e dove vi è acqua è presente la vita. Per molte culture antiche, quando si parla della nascita dell' universo, l’acqua rappresenta la fonte di ogni forma di vita e costituisce il supporto della creazione: dalla Genesi alla mitologia Indù, al Corano.
Il tema dell' acqua ci coinvolge tutti nel profondo come pochi argomenti fanno. In sè l' acqua riunisce credenze, tradizioni, miti e leggende, luoghi sacri e figure misteriose, riti di ogni tempo e di ogni angolo del pianeta, dove l' elemento purificatore e di rinascita è presente in molte culture e religioni: nel Battesimo cristiano ed ebraico, nell' immersione per gli indusisti nel Gange, con le abluzioni ebraiche e mussulmane, per citare degli esempi.
  • Nella mitologia indiana l’acqua porta l’ uovo cosmico: “che a lungo galleggiò negli oceani primordiali e rilasciò l’intero mondo”
  • La Genesi parla dello spirito di Dio che, prima della creazione della luce, aleggiava sulle acque: in molte civiltà il bagno sta in diretta relazione con il culto, come espressione di purificazione.
  • Nella “chimica antiqua” l’acqua era rappresentata da un triangolo equilatero avente un vertice rivolto verso il basso (come qualcosa che precipita), mentre nel fuoco tale vertice era rivolto verso l’alto (ad indicare la fiamma che sale). Se sovrapponiamo queste due figure abbiamo, il sigillo di Salomone ovvero la figura di una coppa o Graal.
  • In principio Dio creò il cielo e la terra, la terra era deserta e vuota; le tenebre ricoprivano l’abisso e sulle acque aleggiava lo spirito di Dio.
  • Nel Cristianesimo la purificazione di tutti i peccati che si opera nel battesimo, ha un riferimento culturale con il bagno: "Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua; ed ecco, i cieli gli si apersero, ed egli vide lo spirito di Dio scendere in somiglianza di colomba, e venire sopra di esso”.
  • In Cina l’acqua è attribuita al principio Yin che corrisponde alla femminilità.
  • Universalmente diffuso è il simbolismo dell’acqua collegato alla fecondità della vita, basti pensare al simbolismo della pioggia, concepita come fecondazione della terra da parte del cielo.
  • Anche presso i Celti l’acqua si associava al femminile nella sua funzione di generare le forme, ma anche di purificarle o riassorbirle, non a caso nel folclore celtico le acque segnano la frontiera con l’altro mondo e gli amanti vengono dall’aldilà anche dal fondo delle acque.
  • Molto diffusa nell’iconografia templare è l’immagine dei cavalieri che corrono lungo la riva del mare, che nel Baussant è rappresentata dalla linea di demarcazione tra il nero e il bianco.

L’Acqua viene espressa come principio cosmico femminile, anima del Mondo, Madre per eccellenza, generatrice di vita. Il suo stato liquido la rende libera da qualsiasi vincolo e le dà la capacità di trasformarsi e assumere qualsiasi forma.
L' Acqua ha memoria, cambia continuamente, in continua trasformazione.

Ma l’acqua è rappresentata anche come elemento negativo, e spesso nelle antiche leggende è anche popolata di misteriose e terribili creature che possono simboleggiare gli strati profondi e inconsapevoli della personalità, l’inconscio. In Omero si legge che le Sirene simboleggiano la bonaccia, i rischi del mare ma anche il fascino dell’ignoto, i mostri marini Scilla e Cariddi sono l’emblema dei pericolosi vortici e dei gorghi, Poseidone, dio del mare, incarna il carattere permaloso e irascibile degli dei. Il mare incuteva paura e rappresentava l’ignoto e forse per questo l’acqua si carica anche di un simbolismo che ne fa il confine tra la vita e la morte (il mondo non conosciuto, che incombeva all'orizzonte), tra la creazione e il nulla (la terra e gli abissi inesplorati) e per questo molte culture antiche pongono l'acqua a separazione del mondo dei vivi da quello dei defunti.
 

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